A cura del dott. Giorgio Ferretti
Dottore Commercialista e Revisione Legale in Verona e Trento
Master universitario di II livello – AODV 231

Nel corso degli ultimi anni ormai ogni Imprenditore sa che gestire le aziende è sempre più difficile, oltre che per la sempre maggiore concorrenza e l’adempimento di mille e mille norme, anche per il fatto che addirittura la legge penale è sempre più invasiva, specialmente in azienda. In effetti non sarebbe esagerato affermare che l’attività imprenditoriale ha al proprio fianco, sempre pronto ad intervenire come un macigno, il Giudice penale.

L’impresa può infatti essere accusata di responsabilità amministrativa per reati commessi dal proprio personale apicale ed anche operativo, con tre possibili, gravi e soprattutto improvvise conseguenze:

  • sanzioni amministrative, elevate e certe;
  • interdizioni e sospensione di attività, autorizzazioni, partecipazioni ad appalti, etc..
  • chiusura dell’attività.

La legge tuttavia prevede una particolare procedura che, se ben attuata, può “liberare” l’impresa da tale gravosa responsabilità: il D.lgs 231/2001 stabilisce infatti che, se l’impresa adotta ed attua (due verbi distinti e importanti) un MODELLO 231, non risponde dei reati commessi dal proprio personale apicale e operativo.

Il modello 231 è un sistema (ovvero un documento che va aggiornato e attuato, messo in pratica e non messo su uno scaffale o in un armadio..) che dettaglia: principi etici, analisi rischio dei reati “presupposto”, le procedure attuate per prevenire tali reati, il sistema sanzionatorio per coloro che non osservano le procedure, le metodologie di avviso e comunicazione di situazioni di rischio e non conformità , etc.; la norma prevede inoltre che a capo di tale sistema “231” il Consiglio di Amministrazione nomini un Organismo di Vigilanza (composto da 1 o 3 professionisti “preparati”) che devono valutare, controllare, verificare l’attuazione del modello al fine di una sua concreta efficacia.

I vantaggi del modello 231:

  • avere un’azienda pienamente conforme alla legge penale, prevenire cause  giudiziarie e conseguenti  problemi;
  • dare all’azienda un maggior valore di mercato, oggettivo e riscontrabile;
  • acquisire migliori condizioni da banche, finanziatori, etc.;
  • avere più forza verso fornitori, stakeholders;

Un ulteriore e rilevante vantaggio circa l’adozione del modello 231 è quello di adempiere pienamente alle prescrizioni  del nuovo 2° comma dell’art 2086 Codice Civile il quale prescrive che: “l’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa,anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”.

Il nuovo 2° comma dell’articolo 2086 del Codice Civile è quindi per certi versi “rivoluzionario” perché impone a qualsiasi Imprenditore un preciso e fondamentale dovere primario: dotare la propria azienda di un assetto organizzativo e amministrativo adeguato; il che non equivale a “gestire l’azienda secondo il proprio modo di operare” ma dotarla di: una chiara identificazione dei ruoli e delle responsabilità (chi fa cosa), oggettive procedure (come) e chiare deleghe formali (perché).

Tra i procuratori di Prima Fiduciaria spa vi sono specialisti qualificati nelle attività di implementazione e gestione dei modelli 231.